Natale 2007 e Capodanno 2008


Ormai è arrivata l'estate! a Santiago fa caldo ma si mitiga con la piscina... qui è tipico andare al mare per sfuggire alle alte temperature. Questo perché, per effetto della corrente di Humboldt, al mare sempre è più fresco (sui 20ºC di massima). La mattina in particolare esiste un fenomeno chiamato " la vaguada costera", ossia il cielo è coperto e fa abbastanza fresco (più al nord esiste la "camanchaca" che è una fitta nebbia, da cui tra l'altro si recupera dell'acqua con apposite reti!). Verso mezzogiorno-l'una normalmente comincia a schiarire per poi essere bellissimo tutto il pomeriggio: questo è tipico ed è ciò che ci è successo questi ultimi 10 giorni in cui siamo stati a Punta Puyai, vicino a Papudo, a circa 180 km al nord di Santiago.
Il Natale lo abbiamo passato in famiglia a casa nostra, inaugurando dappieno la nuova pergola e la terrazza della piscina in pietra. Alexandre ha avuto molti regali, molti dei quali non li abbiamo ancora aperti! a un anno e tre mesi non capisce ancora e troppi regali sarebbero un errore. E cosí durante l'anno abbiamo pacchetti da aprire!
Capodanno invece tranquilli al mare, con molte passeggiate in bicicletta (lui dietro di me nel seggiolino) nonché a cavallo (!). Alexandre è molto interessato agli animali e indica ogni cormorano che passa, ogni gabbiano, queltehue (tipico uccello che lancia un grido di allarme acuto che Alexandre ripete alla perfezione), cavallo, cane... La mattina grigia di solito trascorreva appunto in bicicletta, andando al paese (Papudo), per poi tornare a casa a riposarsi (un bel riposino di 2-3 ore!) e dopo una rapida colazione (per non perdere tempo!) si scendeva in spiaggia, ben attrezzati contro il sole, l'acqua fredda e i pericoli del mare... "Pacifico"!
Dei 10 giorni passati lì, il primo week-end c'era Dominique con noi, poi lunedí 31 mattina è andato a lavorare ed è tornato nel pomeriggio con sua madre (la nonna Mimi), per poi ripartire insieme a lei all'alba del mercoledí 2 e tornare il venerdí sera con tutti i fratelli grandi di Alexandre.
La notte del 31 abbiamo svegliato Alexandre alle 23.20, ce lo siamo messi sulle spalle a vicenda, e ci siamo avvicinati lungo la spiaggia a Papudo a vedere i fuochi artificiali. A parte un momento di spavento iniziale dovuto ai botti, guardava imbambolato dal sonno, non credo che abbia apprezzato molto, comunque mamma e papà erano ben contenti di averlo con loro!
La venuta venerdí dei fratelli (e del cagnolino Dalí), in particolare di Daniel di 13 anni per cui Alexandre ha una adorazione, è stata molto piacevole, con gita a Cachagua al ristorante (dove dopo 20 minuti in cui nessuno si è presentato a servirci malgrado vari intenti di richiamo ce ne siamo andati), giochi di racchettoni sulla spiaggia, e ancora varie passeggiate in bicicletta (che ormai sono una "tradizione" perfino a Santiago!). Parlando di bicicletta Alexandre ha imparato a dire "casco", e con il casco in testa e indicando la porta manifesta chiaramente la sua intenzione di uscire!
È arrivato all'età in cui oltre ad avere imparato (da un mese e mezzo circa) a camminare, è incuriosito (ma a dire la verità questo da sempre) da tutto ciò che lo circonda, deve toccare tutto (e possibilmente portarlo alla bocca); è abbastanza ordinato, nel senso che spesso cerca di rimettere a posto ciò che ha tolto, e quando finisce il latte o non lo vuole più rimette il tappo al biberon perché non ci siano dubbi. Sta incominciando a carcare di ripetere alcune parole, con difficoltà con la seconda sillaba quando differisce dalla prima... ossia "mamma" e "papà" già lo dice bene (ultimamente a volte ci azzecca pure, ossia chiama me "mamma" e Dominique "papà", ma non sempre...), dice bene pure il "Da" di Daniel o Dalí. Anzi, Dalí dopo varie ripetizioni è riuscito a dirlo (la "l"suona strana"); e come dicevo anche "casco" in cui ovviamente la "s" va persa... il che stando in Cile non è un problema! Poi ieri con la ragazza (la nana) che si chiama Sonia ha detto abbastanza bene "avión", "león" ed un poco meno bene "Sonia" (si capiscono chiaramente la "o" e la "a"). Il poveraccio tra me che gli parlo Italiano , la nonna Francese, il resto Spagnolo (chi con accento e detti cileni, chi peruviani) parlerà un bel miscuglio di lingue!!!
Vuole bere dal bicchiere come i grandi, ha imparato ad usare la cannuccia. Il biberon del latte se lo fa servire da bel comodone ma volendo lo sa prendere da solo.
Ho l'impressione che sarà un tipo simpatico perché già da adesso gli piace fare scherzetti, fa il pagliaccio quando sa che lo guardano, muore dalle risate per giochini di nascondino, "cucù" e solletichini vari... insomma, uguale alla mamma!!!!!
BUON ANNO A TUTTI I MIEI LETTORI!!!!!