Francesco Fantoli era molto conosciuto per i suoi documentari
e come commentatore per le partite del campionato italiano
Haiti, italiano ucciso per rapina
E' un giornalista, da anni nell'isola

Una veduta di Port-au-Prince
PORT-AU-PRINCE (Haiti) - Ucciso ad Haiti un giornalista italiano. Francesco Fantoli, 54 anni, romano e residente sull'isola da molti anni, è stato assassinato questo pomeriggio durante un tentativo di rapina. Ne ha dato notizia l'Haiti Press Network, una testata con la quale collaborava da tempo.
Secondo quanto ha riferito l'Hpn, Fantoli è stato avvicinato da due rapinatori in motocicletta all'uscita di una banca di Delmas, a Port-au-Prince. Quando si è rifiutato di consegnare il denaro gli hanno sparato due colpi, uno dei quali lo ha raggiunto al fegato. Ricoverato nell'ospedale di Medici senza frontiere, è stato intubato, ma le sue condizioni sono subito apparse disperate ed è morto durante la notte tra sabato e domenica.
Fantoli, documentarista conosciuto in America Centrale, aveva fatto di Haiti la sua seconda patria e a Jacmel aveva anche aperto una scuola calcio. Lo scorso anno aveva ricevuto un premio delle Nazioni Unite per un video su Haiti. In particolare, ad Haiti era conosciuto come commentatore per le partite del campionato italiano che la televisione locale trasmette tutte le domeniche.
La magistratura ha aperto un'indagine e la vicenda è seguita molto da vicino dall'ambasciata italiana a Santo Domingo (l'Italia non ha un'ambasciata ad Haiti) e dal console onorario a Port au Prince.
Secondo quanto ha riferito l'Hpn, Fantoli è stato avvicinato da due rapinatori in motocicletta all'uscita di una banca di Delmas, a Port-au-Prince. Quando si è rifiutato di consegnare il denaro gli hanno sparato due colpi, uno dei quali lo ha raggiunto al fegato. Ricoverato nell'ospedale di Medici senza frontiere, è stato intubato, ma le sue condizioni sono subito apparse disperate ed è morto durante la notte tra sabato e domenica.
Fantoli, documentarista conosciuto in America Centrale, aveva fatto di Haiti la sua seconda patria e a Jacmel aveva anche aperto una scuola calcio. Lo scorso anno aveva ricevuto un premio delle Nazioni Unite per un video su Haiti. In particolare, ad Haiti era conosciuto come commentatore per le partite del campionato italiano che la televisione locale trasmette tutte le domeniche.
La magistratura ha aperto un'indagine e la vicenda è seguita molto da vicino dall'ambasciata italiana a Santo Domingo (l'Italia non ha un'ambasciata ad Haiti) e dal console onorario a Port au Prince.
(6 dicembre 2009)
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